Costruire un team coeso: guida verso la condivisione (positiva) del lavoro
È la parola d’ordine di una squadra che funziona: il team building garantisce collaborazione reale e un clima lavorativo positivo e proattivo.
Piccoli doveri e grandi responsabilità: le imprese di successo non possono e non vogliono esimersi dal favorire la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i loro lavoratori. Il raggiungimento degli obiettivi può apportare cambiamenti positivi in tutte le realtà, dalla PMI al grande gruppo internazionale.
Ma team building non significa nulla se la squadra non si muove verso obiettivi specifici. Allora come riuscire a nutrire il gruppo in modo efficace e vincente? Se ci sono riuscite grandi aziende con centinaia di dipendenti distribuiti in tutto il globo, vale la pena di mettersi in gioco e tentare.
Infatti, sottolineano gli esperti, quando l’organizzazione fa qualcosa di rilevante, il team building tende a rafforzare la cultura aziendale evitando le possibili forzature e lo stress da prestazione che procedere per grandi obiettivi può comportare. E quando il legame sociale viene affrontato senza disconoscere la miriade di problemi che il business comporta per chi lo gestisce, la persona viene sempre al primo posto ma deve essere inquadrata in una posizione idonea con un budget adeguato per espletare le sue mansioni.
Questo riconoscimento, però, non basta per creare il leitmotiv emotivo che leghi il lavoratore al suo gruppo favorendo il sentimento di riconoscimento e di soddisfazione nel sentirsi parte di qualcosa di importante. Fare squadra significa non solo politiche retributive e di carriera adeguate, ma anche rinverdire lo spirito del team, ad esempio con eventi e piccole attenzioni dedicate ai dipendenti, dalla cena sociale ai video destinati alla comunicazione interna, passando per i meeting dedicati alla formazione continua.
La squadra del manager è la sua gente, persone con cui vivere la quotidianità e condividere successi e cadute. Anche i viaggi e lo sport da fare insieme rappresentano un collante emotivo molto forte. Durante questi momenti di incontro la condivisione e la relativa coesione fluiscono in modo spontaneo e il risultato viene trasferito e diventa visibile anche una volta tornati in ufficio.
Le esperienze ludiche organizzate all’aria aperta se il tempo è clemente, ad esempio, rendono spontanei ed empatici gli incontri e contribuiscono alla conoscenza vera al di là dei ruoli e delle gerarchie .
C’è chi organizza tornei e mini Olimpiadi interne, chi ricorre ad un meeting sul prato, esperienze diffuse da tempo nel mondo anglosassone e mutuate recentemente dagli imprenditori più avveduti anche in Italia.
La dimensione umana di queste idee ad alto valore emozionale permette di superare la vulnerabile tensione di alcuni momenti di crisi e trasforma situazioni a rischio in soluzioni efficaci grazie alla sua forte connotazione psicologica.
Non solo divertimento. Anche l’impegno in attività di volontariato e pubblica utilità rendono coesa e forte la squadra, che scopre il suo valore e la sua incisività oltre le barriere delle rispettive scrivanie. Agire per il bene comune viene interiorizzato come sinonimo di impegno anche per l’organizzazione, che così ne trae il massimo beneficio e diventa un contenitore di vita e valori.