Il commercio nel futuro è digitale: nuovi scenari possibili per l’impresa 4.0
L’impresa 4.0 è la scommessa da vincere per le PMI italiane e con essa il delicato settore dell’e-commerce. Tanti sono gli aspetti sottolineati dagli analisti, ma su tutti si staglia la lenta corsa del Belpaese verso una digitalizzazione che si fa attendere. I processi e i passaggi salienti del settore escono profondamente modificati da quella che sembra essere la quinta rivoluzione industriale.
Come cambia il commercio nell’era del digital? Innanzi tutto non occorre vendere online per avere la necessità di digitalizzare i meccanismi della bye experience. Infatti essa non consiste solo nell’acquisto sul web ma soprattutto nel saper orientare verso i nuovi canali la performance del rapporto con il cliente. Non è pensabile, ad esempio, non trasmettere sui nuovi tools le informazioni relative a un prodotto o a un bene, che poi può essere anche venduto fisicamente in negozio.
Ma il vero gap del nuovo e-commerce consiste nella lacuna di competenze e nello scarso sostegno all’export digitale. Nonché nell’attuale paradosso: esso va spesso a compensare un limitato sviluppo del mercato interno; invece in Italia si importa dieci volte rispetto a quanto si esporta via web. E questa empasse deve essere presto sanata, pena l’arretramento del sistema Paese.
Servirebbe, secondo gli esperti del settore, un Piano Marshall per l’export online, da integrare con un dovuto ponte con la Cina, che insieme agli USA e al Regno Unito vanta uno scenario avveniristico rispetto alla acquisto e alla fruizione dei beni sul web. Dovrebbe essere poi risolto il rebus delle competenze digitali, anche attraverso specifici e cospicui investimenti hi-tech. Sullo sfondo la tutela del Made in Italy, valutando l’opportunità di un ripensamento del business model e della creazione di distretti digitali.
La digitalizzazione del mercato si propone come una priorità con una urgenza che non si può più ignorare. È questa la vera sfida Tricolore del post-Covid, a cui è imprescindibile rispondere “presente”, senza cercare di sottrarsi a un cambiamento epocale che è destinato a investire tutto il Pianeta.