Il lavoro e i giovani: quando mettersi in proprio non è un ripiego
I giovani, la rivoluzione 4.0 e il lavoro: come cambia lo scenario occupazionale degli under 35? In un contesto in cui la digitalizzazione ha aperto nuove porte alle start up e alle imprese di nuova generazione, il dato che fa riflettere è in controtendenza rispetto alle aspettative.
Se infatti ci si attendeva un substrato di novelli imprenditori in crescita, da Unioncamere fanno sapere che la percentuale di start up guidate da Millennials è in calo del 7%, e che i giovani nel 2018 hanno scelto meno di fare impresa. Il dato va interpretato però alla luce di altri fattori, come il numero delle donne leader, che si assesta sul 33%, sostanzialmente sugli stessi valori delle imprese old.
Se le aziende guidate da imprenditori in erba tendono a implodere nel giro del primo triennio di vita, superati i cinque anni dimostrano però una resistenza ben maggiore di quelle più navigate ai repentini e imprevedibili cambiamenti del mercato.
Mentre la scelta di mettersi in proprio non è più considerata un ripiego ma un’avventura in cui dare il meglio, continua la riduzione dei neofiti che si dedicano a una impresa tutta fai da te: sono 121.700 in meno nel 2018 rispetto al 2017 e il dato è in crescita.
Se le difficoltà che si incontrano nell’ambito della gestione delle start up le rende più vulnerabili nei primi tre anni di vita, in cui sostanzialmente la maggior parte implode, superati i cinque anni di età la tendenza si inverte e la resistenza delle imprese diventa ossidata, soprattutto quando le barriere del mercato non le penalizzano.
Ecco allora prediligere dagli imprenditori in erba settori come il noleggio, il commercio all’ingrosso e online, l’alimentare, l’arte, lo sport e l’intrattenimento. A discapito di settori più strutturati e che penalizzano con lacci e lacciuoli la giovane imprenditoria.
Infine una considerazione. Il 15% di coloro che gestisce nuove imprese è immigrato. Forse chi attraversa le difficoltà del trasferimento in una nuova terra è più incline ad affrontare l’ignoto, che una nuova attività oggi prospetta di fronte a un giovane che si voglia mettere in gioco.