PMI tecnologiche e imprenditori 4.0: istruzioni per l’uso
La trasformazione tecnologica e digitale è un dato di fatto: la sua attualità e la sua incipiente invasione dei comparti produttivi dell’impresa richiede una formazione adeguata alla sfida. Come affrontare l’era 4.0 da impresa vincente? La risposta è nei nuovi valori dell’imprenditoria digitale, che deve padroneggiare i processi e essere in grado di governarli usando gli strumenti giusti.
Devices innovativi come sensoristica, stampanti 3D, tracciabilità dei pezzi, manutenzione predittiva e board interattivi. Queste solo solo alcune delle parole chiave dei nuovi mezzi che la rivoluzione 4.0 mette a disposizione dell’imprenditore determinato a sfruttare tutte le enormi potenzialità del nuovo che avanza: la trasformazione apre nuovi scenari imprevedibili fino a dieci anni fa.
Non solo la presenza sui social network. Tra coloro che ne esaltano l’efficienza ai fini della performance di vendita, e chi li ridimensiona condannandoli in un’analisi impietosa che ne configura la prossima fine, Facebook e simili non sono l’unica determinante da aggiornare nell’impianto dell’impresa che vuole diventare 4.0.
Fondamentali infatti anche altri fattori, come l’accesso alla banca del sapere, tra poli universitari, tecnologici, top tech player, start up. L’imprenditore 4.0 può contare infatti su un sistema di condivisione delle informazioni più aggiornate relative alle ultimissime innovazioni: dalla blochchain in ambito cyber-security, per garantire la sicurezza dei dati sensibili, fino alla formazione di una identità digitale, che deve essere credibile e rinomata tanto quella non virtuale.
L’imprenditore 2020 è ben consapevole infatti del vantaggio competitivo che la tecnologia digitale offre, tanto che la trasformazione tecnologica segnerà un abisso tra coloro che che si sono lanciati nella sfida e coloro che hanno declinato l’invito, destinati a rimanere inevitabilmente indietro.
Questo è vero soprattutto per le PMI: le imprese che si doteranno di intelligenza artificiale avranno la possibilità di sostituire l’uomo con la macchina nelle mansioni più gravose e rischiose, oggi che l’AI permette ai robot di prendere decisioni come prima poteva fare solo l’uomo, leggendo e decifrando algoritmi e parametri.
Ma le imprese che adotteranno la rivoluzione digitale e tecnologica dovranno rispondere anche dei loro obblighi sociali, mettendo in piedi una riqualificazione delle risorse umane tale da rendere possibile l’integrazione tra uomo e macchina.