Tasse, lavoro e dintorni: cosa aspettarsi nel prossimo futuro
Mario Draghi si è più volte ultimamente vantato di non avere aumentato le tasse. Finora. Ma cosa attende gli italiani nel prossimo futuro? Sicuramente il governo punterà su una struttura fiscale snella e con attitudine al dinamismo, in cui vengano facilitati gli investimenti e finalmente le imprese giovani e di giovani.
Quelle che si occupano di digitale, di sostenibilità e di tecnologie innovative saranno fortemente sostenute così come vuole la spinta europea del Recovery Fund.
Le tasse non dovrebbero aumentare nel giro di pochi mesi, ma il costo delle materie prime si è impennato, e dal petrolio, al gas al mattone, tutti i contesti hanno visto aumentare esponenzialmente il costo delle singole unità. Se questa tendenza degli ultimi giorni fosse confermata, il costo della vita subirebbe un cospicuo aumento e dovrebbe necessariamente seguirne un aumento del costo del lavoro.
Le utenze, quelle si sono destinate come conseguenza a rincarare e già i settori coinvolti nello spettro delle misure del Recovery come l’edilizia, risentono di un’impennata della domanda e di una certa carenza nell’offerta.
Il lavoro sta già risentendo dell’effetto a catena della ripresa, con un sensibile ritorno alle assunzioni.
Dalle agenzie interinali con i contratti di somministrazione fimo ai grandi gruppi strutturati che cercano big manager, il mercato dei lavoro è di fatto ripartito in grande stile.